È appena terminata l’edizione romana di Codemotion Rome (17-19 marzo 2016, Roma), la conferenza per sviluppatori giunta ormai alla sua sesta edizione, alla quale ho partecipato nelle due giornate conclusive. Era da qualche anno che non andavo, per cui ho notato subito le differenze con il passato, tanto che ho pensato di scrivere alcune considerazioni. Le butto lì un po’ alla rinfusa, per non perdere troppo tempo.
Location: Codemotion si tiene presso il Dipartimento di ingegneria dell’Università Roma Tre, sin dalla prima edizione. Il posto è ben collegato con i mezzi pubblici, ed il fatto di organizzare all’interno di un complesso del genere, per definizione dotato di aule e posti dove assistere a delle sessioni, riduce i costi e senz’altro facilita l’approccio a tutte le tipologie di partecipanti (principalmente professionisti e studenti). Siamo lontani dal lusso degli alberghi o dalla comodità dei multisala (ormai di moda in altre conferenze, vedi Devoxx e Jazoon) ma questo non è necessariamente un male. Certo, qualche aula presenta in effetti dei punti non ottimali per la visione delle slide, sia in termini di luminosità che di angoli, ma l’università conferisce un aspetto ancora “ruspante” alla conferenza e rafforza la sensazione di trovarsi ancora ad un evento con molto arrosto e poco fumo. A mio avviso questa location potrà andar bene anche nei prossimi anni, a patto che il numero di partecipanti non cresca troppo (in certe occasioni si creavano degli intasamenti negli anditi). Voto: 7
Organizzazione: La conferenza è organizzata da Codemotion s.r.l., una società nata dall’esperienza dei suoi fondatori (soprattutto fondatrici) in materia di community ed erogazione di servizi legati alla formazione, consulenza informatica ed eventi. Non nascondo che faccio il tifo per loro e ne osservo con piacere la crescita, in quanto Codemotion nasce dall’esperienza dei JavaDay italiani (tenuti tra il 2006 ed il 2010) ed è ancora un posto dove chi ha partecipato a quella bella stagione si trova ancora “a casa”. Siamo oramai ben oltre da quei primi tentativi di creare un hub degli sviluppatori Java italiani (in quegli anni moriva la Java Conference di SUN, e la community cercò in tal modo di sopperire) e grazie alla bravura di Mara, Chiara e delle loro colleghe/i abbiamo ormai a disposizione un evento di qualità che ha garanzia di un roseo futuro. Quest’anno l’organizzazione è stata ottima, così come la comunicazione, l’arredo del posto e l’assistenza prima e durante le sessioni. Voto: 8,5

Food & beverage: Ogni conferenza di livello ormai non può prescindere dall’offrire cibo, bevande e snack ai partecipanti, in genere compresi nel prezzo ed in buona quantità. Ho trovato il pranzo del venerdì non all’altezza (troppo molle, troppe salse) per gli standard di un italiano, anche se non si discostava troppo da altri pasti che ho provato all’estero. Il giorno seguente invece c’è stato un miglioramento, con più consistenze e l’evergreen della pastasciutta. Buona inoltre la disponibilità praticamente illimitata di caffé, cornetti, acqua e simpatica l’idea della pizza e della frutta. Per chi gradiva c’erano inoltre, sempre gratis, birra ed energy drink. Voto: 8
Internazionalizzazione: Codemotion ha ormai raggiunto una dimensione internazionale, sia come edizioni (in diversi paesi) che come speaker. Un po’ meno si può dire per i partecipanti. Sarei felice di essere smentito da dei dati ufficiali, ma la sensazione è che a parte gli speaker ed i loro accompagnatori non ci fossero troppi partecipanti stranieri. Sicuramente un punto su cui lavorare ancora. Voto: 6
Contenuti: L’argomento più importante di ogni conferenza sono i contenuti. Ho trovato questa edizione abbastanza buona ed in linea con i trend di mercato. Notevole l’assenza di presentazioni markettare, che in genere si vedono di frequente. Mi ha stupito la scelta di dedicare un’intera traccia dedicata al gaming, mentre per gli altri hot topic come DevOps e i Microservice si era costretti a saltare da un’aula all’altra, cosa peraltro utile per facilitare la comunicazione nei corridoi. Buoni anche i keynote, non lunghi e noiosi. Da segnalare la presenza di due mostri sacri come Jim Weaver e Linda Rising, che innalzano da soli la qualità dell’evento. Ho trovato anche ottima l’idea di organizzare degli eventi collaterali, come l’Unconference, i contest ed il LEGO Lab, ma in generale ho visto pochi “aggeggi reali”. In un periodo di Internet of Things questo mi ha un po’ stupito. Voto: 7,5
Sponsor: Le aziende presenti all’evento erano discretamente numerose e rappresentative sia del mondo enterprise che di quello delle startup. Notevole il numero delle offerte di lavoro, anche se per la maggior parte erano riferite alla Capitale. Sono rimasto abbastanza deluso dalla scarsità dei gadget offerti, specialmente dalle prime (lo confesso, sono un animale da gadget) mentre è stata originale l’idea delle spillette, da raccogliere per concorrere all’estrazione di un premio finale. A proposito, hanno estratto il numero successivo al mio 😦 . Ulteriore delusione lo stand di Google (presente col solo Google Developers Group) e l’assenza di quello di Oracle (se c’era, non l’ho visto, e questo è ancora peggio). Non ho avuto invece notizia di party serali (extra conferenza) offerti dagli sponsor. Voto: 5,5
Varie: Da migliorare l’app ufficiale, con la quale ho avuto difficoltà a votare e dall’usabilità non eccezionale, specialmente per l’esigenza principale di un partecipante: sapere cosa sta per iniziare (e dove) nei minuti seguenti. Non ho poi visto sistemi per rilevare le presenze alle varie sessioni, e questo potrebbe essere un dato molto utile da raccogliere per l’organizzazione.
In conclusione…
mi sono divertito ed ho apprezzato il livello raggiunto dall’evento. Riassumo Codemotion 2016 in tre frasi, dicendo:
- Abbiamo finalmente una conferenza tecnica di spessore. In Italia.
- Costa poco. Specialmente se paragonata ad altre, il rapporto qualità/prezzo è elevato.
- C’è ancora un buon margine di miglioramento, e questo fa ben sperare per il futuro!
Voto generale: 7,5